giovedì 19 dicembre 2013

20131218 - Lezione 18

Lezione 18
MER 18/12/13, ore 12-14, Aula A4, Edificio 12

Ciclo di seminari su


Editoria e autori nel mondo web 2.0 

con Antonio Massara



2. Il mercato editoriale

Secondo un vecchio adagio attribuito agli editori, esistono tre tipi di autori, e tutti concorrono alla prosperità del settore: quelli che scrivono per gli altri, quelli che scrivono per sè, e quelli morti. 
Se decidiamo di esplorare la possibilità di essere tra i primi, allora dobbiamo capire quanto (oltre che se) abbiamo la possibilità di viverne dei proventi. Oggi, negli Usa, la totalità degli autori che pubblicano, in modo tradizionale o no, guadagnano dalla loro attività. Il “quanto” varia in funzione di svariati fattori.
Per capire “come fare” occorre avere cognizione del mercato. 
Il modello di business gutenberghiano è cambiato a causa dell’avvento, nel mondo web, della cosiddetta disintermediazione. Una vera e propria rivoluzione. Adesso gli autori stanno tra i loro lettori. Anzi, se sono sul social network hanno una chance, diversamente no. Sul web conta la firma, l’integrità dell’autore. E la condizione prima per il successo è produrre, almeno per 10.000 ore, e sbagliare. Anzi, più si sbaglia, meglio è. Almeno s’impara. 
Ma cos’è che funziona nei social network? 
Mirko Pallera propone i suoi “emotoni”: ondate di emozioni (immagini e parole) che aggregano temporaneamente. Occorre imparare a crearli. Ed è sempre la stessa cosa: da autori siamo chiamati a creare emozioni  per il nostro pubblico.

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