MER 18/12/13, ore 12-14, Aula A4, Edificio 12
Ciclo di seminari su
Editoria e
autori nel mondo web 2.0  
con Antonio Massara 
2. Il mercato
editoriale
Secondo un
vecchio adagio attribuito agli editori, esistono tre tipi di autori, e tutti concorrono
alla prosperità del settore: quelli che scrivono per gli altri, quelli che
scrivono per sè, e quelli morti. 
Se decidiamo
di esplorare la possibilità di essere tra i primi, allora dobbiamo capire
quanto (oltre che se) abbiamo la possibilità di viverne dei proventi. Oggi, negli
Usa, la totalità degli autori che pubblicano, in modo tradizionale o no,
guadagnano dalla loro attività. Il “quanto” varia in funzione di svariati
fattori.
Per capire
“come fare” occorre avere cognizione del mercato. 
Il modello di
business gutenberghiano è cambiato a causa dell’avvento, nel mondo web, della
cosiddetta disintermediazione. Una vera e propria rivoluzione. Adesso gli
autori stanno tra i loro lettori. Anzi, se sono sul social network hanno una
chance, diversamente no. Sul web conta la firma, l’integrità dell’autore. E la
condizione prima per il successo è produrre, almeno per 10.000 ore, e
sbagliare. Anzi, più si sbaglia, meglio è. Almeno s’impara. 
Ma cos’è che
funziona nei social network? 
Mirko Pallera
propone i suoi “emotoni”: ondate di emozioni (immagini e parole) che aggregano
temporaneamente. Occorre imparare a crearli. Ed è sempre la stessa cosa: da
autori siamo chiamati a creare emozioni 
per il nostro pubblico.
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